Insieme al tempio di Hator a Dendera, a quello di Kom Ombo dedicato a Hotus il Vecchio e a Sobek, il dio coccodrillo, il tempio di Edfu appartiene al periodo tolemaico ed è oggi in condizioni perfette. Secondo la leggenda, venne edificato in base ad un modello caduto dal cielo a Saqqara all'epoca di Imhotep. La costruzione cominciò nel 237 a. C. sulle fondamenta di un tempio più antico, e fu portata a compimento nel 57 a. C. Qui Horus era conosciuto come "il disco alato", ed è così che è stato rappresentato sulle architravi del tempio. Il tempio presenta un ingresso principale a pilone con iscrizioni e decorazioni interne ed esterne. La struttura comprende un grande cortile circondato su tre lati da una galleria di 32 colonne interamente decorate; una sala ipostila con il tetto sorretto da dodici colonne dotate di capitelli floreali diversi; una seconda sala ipostila che presenta quattro file di dodici colonne; una prima anticamera o sala delle offerte; un vestibolo; il santuario con tabernacolo di granito scuro e, intorno al santuario, un corridoio che dà accesso a tredici camere. Intorno alla parete retrostante del tempio corre un piccolo corridoio accessibile sia dal cortile esterno che dalle due sale ipostile. L’intera struttura è finemente decorata con rilievi, fra i più belli e meglio conservati dell’Egitto.